mercoledì 12 gennaio 2022

12 GENNAIO - I POVERI DI SPIRITO

 I poveri in spirito sanno bene quale sia il loro bisogno


La canna rotta è l’uomo o la donna che si trova in grande miseria, come coloro che andarono a Cristo supplicandolo di aiutarli. Costui, proprio per la sua miseria, è indotto a riconoscere nel peccato la causa di tutti i propri mali; infatti lo scopo del peccato è proprio quello di spezzare e gettare nella miseria le persone. Così quel uomo diviene sensibile al proprio peccato e avverte la miseria del suo stato, riconoscendo di essere “rotto” e, non potendo scorgere in se stesso alcuna forza o rimedio, è indotto a cercare incessantemente aiuto da altri. Ciò lo solleva un po’ al di sopra di se stesso e gli fa volgere lo sguardo a Cristo, con speranza, anche se dubita ancora che Dio lo accoglierà e non possiede nemmeno alcuna certezza riguardo alla propria salvezza.

Quel barlume di speranza è quasi soffocato dai dubbi e dai timori che scaturiscono dal cuore corrotto del peccatore. Per questo egli è paragonato ad un “lucignolo fumante”. Queste due espressioni descrivono, dunque, il misero stato di un uomo travagliato ed afflitto. Il nostro amato Signore e Salvatore Cristo Gesù definisce coloro che si trovano in questa condizione “poveri in spirito” (Matteo 5:3). I poveri in spirito sanno bene qual sia il loro bisogno e avvertono il peso del proprio debito nei confronti della giustizia di Dio. Essi non scorgono nulla di buono in se stessi e non nutrono alcuna speranza nelle altre creature e perciò fanno cordoglio. Ma nella loro afflizione osservano altri che, prima di loro, hanno ottenuto grazia. Così, cominciano a sperare e ad essere affamati ed assetati della misericordia di Dio.

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